La nostra storia
Nel 1937, sull’onda dell’interesse suscitato dalle ostensioni del 1931 e 1933 e dal procedere dell’attenzione anche scientifica sulla Sindone, la Reale Confraternita del SS. Sudario di Torino decise di fondare un ente di studio denominato Cultores Sanctae Sindonis.
Il 23 dicembre 1959 venne costituito con Decreto Arcivescovile il Centro Internazionale di Sindonologia, che sostituiva ed evolveva il precedente sodalizio dei Cultores. Fu il ven. Adolfo Barberis che insistette su tale cambiamento affinché il nuovo organismo potesse godere di una sua autonomia scientifica, che all’epoca veniva anche evidenziata attraverso il neologismo “sindonologia”.
Gli scopi del Centro erano e sono strettamente scientifici: il coordinamento degli studi sulla Sindone, l’impegno alla sua conoscenza e la raccolta e conservazione di tutto quanto concerne la Sindone.
Gli studiosi della Sindone sono infatti ricercatori ed esperti di specifiche branche del sapere che applicano i loro metodi e le loro conoscenze all’indagine sul reperto, non con l’intento di certificarne la cosiddetta autenticità ma con lo scopo di approfondirne le caratteristiche e fin dove possibile l’origine.
Per questo motivo il Centro si è dotato di una Commissione scientifica composta da membri di prestigiose realtà scientifiche e universitarie internazionali i cui requisiti sono sostanzialmente la comprovata competenza nel proprio dominio di ricerca e la completa libertà interiore da preconcetti e condizionamenti verso un esito predeterminato, sia esso l’affermazione o la negazione dell’appartenenza della Sindone al corredo funerario di Cristo.
Come già detto l’atteggiamento dei componenti della Commissione al riguardo della cosiddetta “autenticità” non è orientato, come anche il credo religioso: quello che li accomuna è una solida e riconosciuta competenza scientifica nel proprio dominio di ricerca, l’interesse per la Sindone e l'obiettività e professionalità nell’approccio. Si ritiene infatti che non si possa definire la “sindonologia” quale scienza: si tratta invece di un termine che rappresenta un “contenitore” multidisciplinare nel quale operano ricercatori che applicano le competenze e metodologie del loro dominio di ricerca abituale allo studio della Sindone. Non esistono dunque “sindonologi” ma studiosi di molteplici aree che dedicano anche la loro ricerca ad investigare sulla Sindone.
Alla luce dell’esperienza acquisita e dopo una più matura riflessione, nel 2019 il Centro ha anche cambiato il proprio nome per evitare equivoci, ed è diventato il Centro Internazionale di Studi sulla Sindone.
Come si evince, il CISS è un centro studi nel senso più stretto del termine, con ruolo esclusivamente di ricerca. Si è rivelato quindi necessario dare vita ad una realtà che possa sostenere in tutte le forme possibili l’attività del CISS. Si è deciso pertanto di ricollegare tale realtà al nome della prima esperienza del Centro, dando vita all’Associazione Cultores Sindonis ETS, che intende accogliere tutti coloro che desiderano sostenere, secondo le proprie capacità e conoscenze, le attività del CISS e del Museo della Sindone, la cui direzione scientifica è ricoperta dal CISS.
Anche la preesistente Associazione “Amici del Museo della Sindone” è confluita nei Cultores e quest’ultima si farà anche carico di collaborare all’incremento, manutenzione e valorizzazione delle collezioni del Museo.
La nostra mission
L’Associazione Cultores Sindonis è un Ente del Terzo Settore costituitosi a Torino il 23 giugno 2022 su iniziativa di un gruppo di persone tutte in vario modo legate dalla devozione e dall’interesse scientifico nei confronti della Santa Sindone.
Lo Statuto dell’Associazione presenta un oggetto sociale ampio che individua numerosi obiettivi tra i quali:
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il sostegno alle attività del Centro Internazionale di Studi sulla Sindone di Torino;
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operare con organismo composto da esperti di livello internazionale collegato (CISS), così come il Museo della Sindone avente sede nella capitale subalpina, alla R. Confraternita del SS Sudario, Ente Ecclesiastico fondato il 25 maggio 1598 con decreto dell’Arcivescovo di Torino Carlo Broglia e approvato dal Duca Carlo Emanuele I di Savoia.
Conseguentemente l’Associazione ha lo scopo di:
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organizzare iniziative, in accordo con il CISS, volte a promuovere la conoscenza della Sindone attraverso la divulgazione degli studi riconducibili al CISS;
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sensibilizzare alla conoscenza del significato religioso, storico e culturale della Sindone nonché della storia della religiosità e della Pietà;
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promuovere la raccolta dei mezzi finanziari dei beni e dei servizi che favoriscano l’attività di Studio e ricerca del CISS e le sue iniziative, compreso l’acquisto di opere e/o reperti che possano incrementare la dotazione scientifica del CISS;
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promuovere la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio archivistico e bibliografico del CISS;
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supportare il CISS nell’organizzazione di convegni, mostre, conferenze ed eventi provvedendo, ove possibile, alla pubblicazione dei relativi atti, ciò nell’ambito delle iniziative editoriali che l’Associazione intende realizzare;
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proporre e organizzare percorsi turistici a carattere storico religioso sulle testimonianze sindoniche;
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collaborare con Atenei e Istituti Universitari in attività di formazione sui temi di interesse sindonico col supporto scientifico del CISS.
Al fine di conseguire gli scopi sopra illustrati, l’Associazione svolge le seguenti attività:
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tutela e valorizzazione del Patrimonio culturale e del Paesaggio;
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formazione universitaria e post universitaria attraverso le convenzioni stipulate con l’Università degli Studi di Torino e il Politecnico di Torino;
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organizzazione di attività culturali, artistiche e ricreative;
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organizzazione di attività turistiche di interesse sociale, culturale e religioso.
L’ambito delle attività e iniziative intraprese da Cultores SIndonis si é ulteriormente arricchito a causa della recente fusione per incorporazione da parte di quest’ultima nei confronti dell’Associazione amici del Museo della Sindone, che ha deliberato il proprio scioglimento e la incorporazione nella nostra Associazione.
Anche alla luce della sovrapponibilità degli obiettivi perseguiti dagli Amici del Museo della Sindone rispetto a quelli dell’Associazione incorporante Cultores Sindonis, la intervenuta fusione ha reso l’opera dell’Associazione Cultores Sindonis ancora piu’ ampia ed esaustiva,
potendo ormai rivolgersi ad ogni aspetto del vasto e multiforme mondo sindonico.
il nostro logo
Ho delineato le iniziali dell’Associazione “Cultores Sindonis” con i chiodi che rimandano con immediato pensiero a Cristo crocifisso, racchiudendo in essi le macchie di sangue sul volto come i segni della sofferenza misericordiosa. In questo modo, ho tentato di rappresentare gli strumenti della passione come custodia della sofferenza di Gesù di Nazaret e come espressione dell’attività di divulgazione scientifica e, quindi, di evangelizzazione dei Cultores Sindonis.
Prof. Aniello Scotto
Docente di Tecniche dell’Incisione
Accademia delle Belle Arti di Napoli
Organigramma
Mauro Rubat Ors: Presidente
Nello Balossino: Vice Presidente
Andrea Corino: Tesoriere
Valentina Caputo: Segretario Generale
Vincenzo Ferraro: Consigliere
Walter Memmolo: Consigliere
Enrico Simonato: Consigliere
Marco Giulio Bonatti: Consigliere